Il 2013 Zocchese non è
stato molto diverso da come ce lo si aspettava.
La crisi e il clima di
incertezza sia politica che fiscale hanno condizionato le scelte di
molti, e il calo degli acquisti, più o meno marcato, è proseguito.
Tutto questo si somma alle ovvie considerazioni su una stagione
estiva che è durata meno del previsto, per tanti fattori che
comprendono un luglio incerto dal punto di vista meteorologico, il
lungo strascico del terremoto e la forzata rinuncia alle ferie di
parte della popolazione, causata proprio dalla crisi di liquidità
che affligge tutti da anni.
Ma ci sono anche
notizie positive: se alcune attività chiudono, altre aprono
dimostrando che siamo un luogo vivo e sul quale si può scommettere e
il centro di Zocca rimane comunque sempre vivace, il “centro
commerciale naturale” che stiamo cercando di valorizzare negli
ultimi anni.
Abbiamo infatti, a
differenza di altri paesi, un'offerta di servizi ancora grande e per
qualsiasi esigenza, che dobbiamo mantenere per essere competitivi
negli anni nei confronti della pianura che attragge sia i nostri
clienti turisti che i residenti.
Ma la situazione di
sofferenza è percepibile, e a volte sfocia in rassegnazione o
insofferenza. Il clima è sicuramente sovraeccitato e le spinte
disfattiste hanno molta presa anche da queste parti.
Non sono, tra l'altro,
ingiustificate: il fatto di considerare il “commerciante” come
limone da spremere perchè “evasore” a prescindere e la
conseguente sovrattassazione sono sintomatici di un paese che non sa,
o non vuole, puntare sulle microimprese che sono, a tutti gli
effetti, la spina dorsale dell'economia. Ciò porta gravi
ripercussioni sulla vita stessa dei piccoli centri, a un
impoverimento generale, quando invece le piccole realtà dei paesi,
proprio per le loro caratteristiche, andrebbero salvaguardate.
Ma la riscossa deve
partire da noi, oltre che dal palazzo.
Per questo è
importante reagire, essere organizzati e presentare un paese nel
pieno delle proprie possibilità.
Questo è il percorso
che l'Associazione Zocca 759 slm sta cercando di tenere: strategie di
marketing comune e diffusione capillare del marchio “Io Amo Zocca”,
immagine organizzata e pulita, pubblicità delle iniziative tramite
tutti i mezzi a disposizione, ricerca di nicchie di mercato
inesplorate, dialogo con l'amministrazione e le associazioni di
categoria, verso le quali ci presentiamo come interlocutori forti di
40 esercizi aderenti con una voce sola, e collaborazione con le
realtà del volontariato attivissime in zona.
Non dobbiamo
dimenticare l'importanza che il volontariato ha per paesi come il
nostro, e non possiamo mortificarlo né lasciarlo solo. Zocca vede
tutta una serie di associazioni, piccole e grandi, giovani o già da
tempo presenti, che offrono una sterminata varietà di iniziative per
tutte le età, tasche e passioni, non lasciando neppure una serata
libera nei mesi di massima affluenza. Troppo spesso vengono criticate
e accusate di scarso impegno e risultati, ingiustamente (e, tra
l'altro, immeritatamente, perchè le affermazioni sono sotto gli
occhi di tutti), e con poca lungimiranza: abbiamo purtroppo esempi a
noi vicini di paesi dove il volontariato è ridotto al lumicino, e il
risultato è la desertificazione.
Il 2014 si prospetta
ancora difficile.
Noi dobbiamo, però,
cogliere l'opportunità che il mercato attuale e la crisi, che si
spera si attenui, possono offrire, e sfruttare tutte le risorse
reperibili per allungare la stagione turistica. Abbiamo però bisogno
della collaborazione di tutti, dobbiamo avere un paese ordinato,
pulito, rispettoso delle regole. Dobbiamo continuare a essere
organizzati, e accogliere sia il turista che il residente in pompa
magna, mostrando e valorizzando le nostre eccellenze, cominciando
proprio da noi negozianti.
Dobbiamo assolutamente
porre rimedio alla questione “isola ecologica”, ad esempio.
Dobbiamo essere certi
che la piscina di Zocca centro sia attiva e gestita in maniera
eccellente.
Dobbiamo collaborare
tutti perchè il neonato ufficio turismo del Comune lavori al meglio,
senza però dimenticare che noi siamo a Zocca 365 giorni all'anno, e
dobbiamo quindi rinsaldare i rapporti col mercato interno.
Dobbiamo portare
l'accoglienza turistica nel 21mo secolo, con un portale internet
degno di questo nome. Noi che ci occupiamo di servizi e soprattutto
gli operatori dell'accoglienza, dovremmo essere i primi a capirne
l'importanza.
Dobbiamo fare in modo
che Zocca sia fruibile senza difficoltà da chiunque, offrendo un
ufficio di accoglienza turistica bello, ben fornito, informato e
sempre aperto.
Possiamo dare tanto, e
dobbiamo farlo perchè il rischio è troppo alto, e un altro anno
difficile come quello appena passato potrebbe avere conseguenze
pesanti.
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